Avatar, James Cameron impazzisce: conseguenze pericolose per gli attori

Valerio Diaco

Cinema

James Cameron, il regista dietro Avatar, è noto per la sua strabiliante creatività e cura dei dettagli nelle sue opere,

Ma è altresì conosciuto per alcune stranezze e particolarità che lo caratterizzano e che hanno fatto alzare qualche più di qualche sopracciglio agli attori che hanno lavorato con lui.

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James Cameron e i retroscena del film Avatar – Ciacksiscrive.it

Dopo un’attesa di ben 14 anni dall’enorme successo del kolossal del 2009 Avatar, lo scorso autunno è uscito nelle sale il secondo appuntamento della saga: “Avatar: la via dell’acqua”. Ma anche i fan più sfegatati del regista e della saga, non conoscono alcuni particolari retroscena. Scommettiamo che non li conosci tutti?

Avatar è una storia ambientata nell’anno 2154 su un satellite di nome Pandora. La pellicola ha registrato numeri da record e ha fatto discutere il mondo intero. La tecnologia utilizzata nella produzione poi, ha letteralmente scritto il futuro del cinema degli ultimi anni.

Immergiamoci ora nel mondo immaginato da James Cameron e proviamo, per un momento, a sederci accanto a Sam Worthington, Zoe Saldana e Sigourney Weaver, protagonisti della storia, e godiamoci questo viaggio tra i retroscena più curiosi e particolari.

Avatar: i retroscena più scabrosi

Durante la proiezione di Avatar avremo sicuramente notato che i nativi di Pandora parlano una lingua, il Na’vi, che, seppur incomprensibile, sembra comunque avere una struttura e non essere gettata a caso. Ebbene sì, il noto linguista Paul R. Frommer ha creato da zero questo linguaggio con oltre mille parole originali e regole grammaticali ad hoc.

Scabrosi retroscena di Avatar
James Cameron davanti alla locandina di Avatar (Foto Ansa) – Ciacksiscrive.it

Uno dei retroscena più particolari riguarda le mani di James Cameron, famoso per la sua durezza sul set, che rende la sua figura in qualche modo inquietante. Non è una notizia confermata, ma pare che il famoso regista avrebbe avuto una pistola sparachiodi durante le riprese, per appendere letteralmente al muro i telefoni cellulari che potevano disturbare il lavoro.

Il progetto di Avatar è poi salito agli onori delle cronache per le cifre impressionanti investite nella realizzazione e per i colossali incassi registrati nelle sale dopo l’uscita. Cameron aveva previsto di terminare l’opera già nel 1999, ma dal momento che l’opera che aveva in mente richiedeva investimenti da capogiro irrealizzabili ai tempi, accantonò il lavoro fino al 2003, quando si convinse che la tecnologia fosse progredita ormai al punto da rendere possibile il grande progetto.

I numeri di Avatar

Avatar non è stato solo la produzione cinematografica che ha richiesto i maggiori investimenti, le stime parlano di almeno 280 milioni di dollari per la realizzazione finale, ma per diverso tempo è stato anche in cima alle classifiche per il record storico di incassi, che hanno raggiunto l’incredibile cifra di 2,5 miliardi di dollari.

Le ultime curiosità riguarda l’attrice Sigourney Weaver, che aveva già lavorato con James Cameron in Aliens – Scontro finale (1986), interpretazione che le valse una candidatura agli Oscar per la miglior attrice protagonista. Anche se Grace Augustine, l’esobiologa interpretata nel film dalla Weaver risulta nella pellicola come una fumatrice accanita, in realtà l’attrice non ha dovuto fumare per davvero alcuna sigaretta, in quanto il fumo è stato aggiunto in post-produzione.

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